La maschera è per i messicani tra gli oggetti a più alto valore identitario. Le danze popolari in cui si indossano le maschere sono tuttora praticate e seguitissime e chi ha danzato e possiede una bella maschera difficilmente se ne separa, anche dopo la morte (ma questo non l'ho verificato...). In ogni caso, il Messico è ricco di maschere, non solo per danzare ma anche per il carnevale o solo ornamentali, e in giro ci sono alcuni "mascareros" davvero notevoli. Quelle in vendita nel nostro sito sono tutte più o meno recenti, tranne dove specificato.

Maschere per i balli folklorici, per le danze tradizionali, per il carnevale, maschere tragiche e allegre, realistiche e fantasiose, maschere per celebrare la vita ma anche la morte. In ogni caso per abitare un altro spirito, per trasformarsi in altro che non sia il quotidiano. La maschera messicana nasce come parte di un qualcosa, elemento di un rituale liturgico, magico o festivo, e solo nel XIX secolo si comincia a considerarla anche come un oggetto individuale, distinto, separandola dal suo contesto abituale per apprezzarla come un oggetto d'arte. La sua origine è strettamente legata con le danze tradizionali di epoca preispanica e quindi con la musica, il teatro, il movimento e, soprattutto, il travestimento e la possessione. Le tradizioni indigene preispaniche sono state una forma di resistenza alla "ispanizzazione", molte comunità conservano le proprie liturgie e rituali, più o meno modificate nel corso del tempo, a seconda della loro capacità di limitare o evitare il contatto con gli spagnoli. Ci sono zone dove sono completamente sparite, come nell'istmo di Tehuantepec o nello Yucatan, e altre, come nel centro nord fra le etnie Huichol, Cora e Yaquis, dove invece sono molto radicate e presentano poche influenze esterne. Sicuramente i religiosi spagnoli, nella loro azione evangelizzatrice, cercarono in un primo momento di estirpare queste danze rituali, ma visti gli scarsi risultati, ripiegarono su una strategia più subdola ma più efficace: le riadattarono, le "cristianizzarono". Ecco dunque che la danza dei Tecouanes, con il giaguaro, animale sacro agli azteca, e quella dei Mori e Cristiani, chiaramente di matrice ispanica, vengono rappresentate durante la stessa festività, e comunque spesso il risultato finale presenta uno stile meticcio, dato dall'incontro della cultura indigena con le varie influenze spagnole, arabe, judaiche, africane e orientali, che potremmo chiamare neoispanico. Questo processo è evidente nei costumi e quindi nelle maschere, davvero tantissime, che presentano caratteri autoctoni accanto ad altre dai tratti europei o africani (gli spagnoli introdussero schiavi dall'Africa) o orientali.

 

Oggi in Messico possiamo trovare maschere per tutti gli usi, anche da non indossare ma considerate come oggetto d'arte, e questo fa si che la creatività dei "mascareros" messicani possa esprimersi senza freni e lacci di nessun tipo. C'è un tipo di maschera che è molto ricercata, ed è quella già 'usata', indossata più volte, per le danza tradizionali, più o meno antica. Attorno a questo oggetto del desiderio c'è molta attività, non sempre onesta e reale, con prezzi spesso altissimi. Noi non siamo molto interessati a questo aspetto, preferiamo valutare la maestria dell'autore, la bellezza del pezzo, ma questi sono parametri personali e come tali vanno presi.